Dedalo in luce

Dedalo in Luce         opera prima


Assunta Spedicato è nata a Bisceglie nel 1964, dove per vicissitudini familiari, termina gli studi tecnici grazie ad un lavoro che gli consente di autofinanziarsi. Ciò non gli consente di proseguire gli studi e coltivare la passione per la scrittura che riprenderà solo nel 2012 a seguito della perdita del lavoro nella città di Corato dove attualmente risiede.
Numerosi i premi e i riconoscimenti conseguiti. Tra questi, la Menzione d’onore al Concorso 2012 “Binari di Puglia” di Bari, il 1° posto al Concorso Letterario-Visionario 2012/2013 “Voci dal Vortice” di Trieste, il premio della critica al Concorso Letterario 2013 “I Moti dell’Anima” di Positano, 1° posto al Concorso di Poesia “…alla ricerca della prima perla” di Monterotondo, 3° posto al Concorso Poetico 2013 “Guido Zucchi” di Bologna. E’ stata inoltre finalista alla seconda edizione del Premio poetico “Amici di Ron Hubbard”, a Milano e alla IX edizione del Concorso di Poesia “Scrivere per la Musica, Città di Castorano”.
“Dedalo in luce” è la sua opera prima.


Napoli Cultural Classic "AUTORI ...A TEMPO"

nell'ambito della X Edizione del Premio Letterario

Motivazione:

Poesia descrittiva, ma, al contempo intimistica e riflessiva, in cui fisicità e spiritualità si fondono nella musicalità dei versi che si snodano eleganti e incisivi.
La Poetessa definisce e delinea spazi nel labirinto dell'esistenza, tra evocazioni e visioni, con un verseggiare intenso, per poter procedere lungo un percorso di ricerca , constatazione e rivelazione e approdare, infine, all'affermazione della propria identità.
Il presidente della giuria
Anna Bruno.

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Premio Nazionale 2014 Poesia edita Leandro Polverini
7° posto nella sezione poesia crepuscolare per la raccolta "Dedalo in luce".


Motivazione:

La lirica crepuscolare, fortemente intimista e a tratti melanconica di questa silloge, conosce le contraddizione della condizione umana. Poco incline alle sfumature, la raccolta si avvale di impasti narrativi tenuti al giusto dosaggio con la codificazione di esiti simbolici, dove ogni risvolto è metafora del tempo che si dilata e assume una ben definita valenza poetica ed esistenziale. L'Autrice riverbera il senso ancestrale di una sua condizione di disagio che mai si spegne nel cercare il senso e il significato della vita e del mondo.
Il presidente della giuria
Tito Cauchi.

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